Probabilmente conoscete AppInventor, il tool di sviluppo creato da Google per permettere anche a chi non conosce la programmazione di creare con facilià applicazioni Android, su cui avevo scritto le mie prime impressioni qualche mese fa.
Il tool sta riscuotendo un buon successo e lentamente sta formando una community di sviluppatori parallela a quella che basa le proprie creazioni su Eclipse: due realtà che non sembrano essere opposte, bensì complementari.
Per comprendere meglio il mondo di AppInventor e le sue possibilità, l'Androide Minimalista ha intervistato Sebastiano: un ingegnere elettronico 35enne che ha sviluppato l'applicazione "Acqua Alta Venezia" proprio con questo tool.
Sebastiano si presenta così:
Tra le mie passioni ci sono la tecnologia e tutto quello che è high tech e nuovo. Ecco perchè, quando ho visto il mondo Android, me ne sono innamorato: una ventata di aria fresca dopo anni di noia con Windows Mobile o Nokia Symbian!
Non so utilizzare bene IDE come Eclipse o simili, ecco perchè, quando ho scoperto AppInventor, l'ho analizzato con molta curiosità ed ho deciso di provare. Mi sembrava semplice ma potente al tempo stesso, ovvero perfettamente adatto per i miei scopi.
Quanto alle impressioni avute durante lo sviluppo della sua app, Sebastiano dice:
La cosa più interessante è la sua immediatezza, e come sia possibile creare applicazioni anche parecchio evolute pur senza dover scrivere alcuna riga di codice.
Inoltre la creazione dell'interfaccia grafica è molto intuitiva ed immediata tramite l'utilizzo del Design Editor,un tool "web 2.0" veramente semplice ed efficiente.
Realizzando la mia app, la difficoltà maggiore è stata quella di trovare la strada giusta per leggere da una pagina web le previsioni di marea e poi trasferirle in un formato "comprensibile" da App Inventor. Detto così sembra poca cosa ma vi assicuro che ho dovuto studiare e fare parecchie prove prima di trovare la giusta soluzione!
Una volta ottenuti i dati all'interno di App Inventor, manipolarli e creare la loro rappresentazione grafica è stato uno scherzo, grazie appunto alla semplicità e potenza del design editor messo a disposizione da Google.
Proprio la mancanza nativa al supporto per la lettura di dati esterni (database, pagine html, feed rss, etc...) è a mio avviso il difetto maggiore del tool: è supportato solo il formato JSON ed in maniera limitata. Fortunatamente però, grazie a migliaia di utenti che si cimentano giornalmente con AppInventor, ho trovato l'eccelso lavoro di un americano che ha creato AppInventor Extender (LINK), un'altra piccola app che aggiunge delle funzionalità basilari (come quelle elencate sopra).
Un altro limite di App Inventor è la scarsa possibilità di personalizzare l'aspetto dell'applicazione (parlo di font, forma dei pulsanti, modalità di scorrimento delle finestre, etc...) che alla fine rendono tutte le app create con questo tool abbastanza simili tra loro.
Ed è un peccato visto cosa si può fare oggi a livello di interfacce grafiche utilizzando semplicemente l'SDK android.
Inoltre, credo che in futuro il team di Google dovrebbe lavorare sull'ottimizzazione del codice prodotto: oggi le app create con App Inventor risultano essere molto pesanti ed occupano un sacco di memoria.
Sarebbe bello inoltre se ci fosse la possibilità di scaricare il sorgente creato per poi modificarlo con gli IDE più classici (tipo Eclipse) e poter lavorare in un ambiente misto AppInventor/Eclipse.
Sebastiano cura attualmente il blog SeBlogApps, dove mette a disposizione quello che ha imparato a chi si cimenta con AppInventor, pubblicando dei video tutorial e guide. Se anche voi siete incuriositi dal tool di Google, e magari vi divertite di tanto in tanto a sperimentarlo con la creazione di vostre app, vi consiglio caldamente di seguirlo.
Se poi desiderate provare la sua applicazione realizzata con AppInventor, la trovate nel market o anche su AppBrain in versione inglese.
Sempre su "L'Androide Minimalista":
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