Come si diventa minimalisti?

Scegliere la via del minimalismo è prima di tutto una decisione consapevole e ben motivata. Si può arrivare al minimalismo attraverso le esperienze e le riflessioni più varie, ma alla base di questa scelta c'è sempre un desiderio di semplicità e focalizzazione.
Di seguito appunto qualche consiglio che darei a chi mi dovesse chiedere come iniziare a sperimentare questo stile di vita.


1.Inizia con poco
E' meglio inziare un pochino alla volta e pensandoci bene. Non togliere tutto e subito, per la fretta di provare, altrimenti la mancanza delle abitudini e il disorientamento rischieranno di farti desistere. Scegli invece una o due cose con cui iniziare, possibilmente piccole, così da poter sperimentare liberamente che sensazioni ti causa la loro eliminazione.

Un esempio: perchè non provi a non metterti il profumo domattina, a non bere il caffè al bar o a non comprare il giornale? In fondo possiamo essere gradevoli anche senza profumo, il caffè puoi berlo a casa e le notizie puoi leggerle da internet.


2.Abitudine o volontà?
Quando stai facendo qualcosa chiediti: lo faccio perchè lo voglio, perchè l'ho deciso, oppure solo per abitudine?
Essere consapevoli di se stessi in ogni momento è un'impresa molto più difficile di quel che possa sembrare; a volte si agisce sovrappensiero, meccanicamente, come in sogno. Vagliare i propri propositi aiuta a prendere consapevolezza e rendersi coscienti del momento presente, così da la dispersività.

Un esempio: quando rientri a casa, prova a variare leggermente il tuo percorso abituale, magari passando vicino ad un parco o davanti a un bel giardino.


3.Mi serve davvero?
Quando stai per acquistare un oggetto domandati: mi serve davvero? Molti di noi si sentono immuni dalla pubblicità e dal consumismo, ma è proprio vero? Compriamo scarpe o vestiti di cui potremmo fare a meno e oggetti simpatici ma sostanzialmente inutili molto più spesso di ciò che si pensi. Prima di farlo, chiediti se ne potresti fare a meno... probabilmente resterai sorpreso da quanti "si" ti risponderai.

Un esempio: invece di comprare un libro, prendilo in prestito in biblioteca.


4.Una cosa alla volta
Per concentrarsi non è possibile vivere in "multitasking". Dai un ordine alle tue attività ed inizia ad eseguire la prima, passando alla seconda solo quando l'avrai completata. Fare una sola cosa alla volta ti permetterà di godertela fino in fondo e di ottenerne il miglior risultato.

Un esempio: mentre pranzi, pranza. Non guardare la tv, non ascoltare la radio, non navigare in internet: vedrai che il cibo sarà molto più buono del solito.


5.L'abitudine non è sempre cattiva
Un conto è vivere sovrappensiero, un altro è costruire dei propri piccoli rituali e seguire un ritmo che amiamo.
Dopo aver eliminato il superfluo, le care abitudini che rimangono possono diventare preziose e piacevoli, che possono addirittura trasformarsi in occasioni di meditazione e focalizzazione sul presente.


6. Ma ricordati: non esagerare!
Il minimalismo non è ascetismo. Rinunciare al superfluo non vuol dire rinunciare a tutto: anche se inizialmente la mancanza del caos e dell'andirivieni di pensieri ed oggetti può dare un senso di vuoto, una volta entrati nell'ottica minimalista la loro assenza non dovrebbe più essere una mancanza, bensì un alleggerimento, quasi un sollievo.
Se la mancanza di qualcosa persiste, probabilmente non si trattava di una cosa superflua e sarà perciò bene riportarla nella nostra vita.

Nessun commento:

Posta un commento