Il task manager è una roba inutile, che complica solo la vita

Task killers? ...ma anche no!


Forse suona un po' inaspettato nel contesto Android, popolato da coder appassionati e programmatori di ogni linguaggio esistente, ma non mi considero una smanettona e non mi interessa neppure diventarlo.

Per dirla precisamente, non mi frega niente di gestire in prima persona la memoria del mio telefono, purchè questa non si esaurisca; non mi interessa organizzare dove vanno i file, purchè siano sempre disponibili e facilmente ritrovabili quando li cerco; non mi importa un fico di killare app, restartare servizi e inibire routine, purchè la loro presenza non rallenti di un millisecondo quel che sto facendo.
Mi piace che il mio telefono (ma lo stesso di scorso vale anche per il mio computer, il mio walkman, il navigatore e via dicendo) si gestisca da solo le sue cose e non mi rompa le scatole.
A lui la scelta del metodo e delle politiche, io guardo solo il risultato. E il risultato deve essere un'esperienza utente fantastica, velocissima e intuitiva.

Ora sembrerà ingenuo, ma secondo me molti dei prodotti in commercio potrebbero offrire un'ottima velocità, un'ottima usabilità e un'interfaccia piacevole, anche in considerazione della vasta personalizzazione possibile, ma non lo fanno.
Io sostengo che non sia colpa del sistema operativo o dell'hardware, bensì che sia colpa degli utenti.

Uteni che riempiono fino all'orlo i loro dispositivi di applicazioni e dati e poi ricorrono ai task manager, ai cleaner, alle app che uccidono altre app e svuotano la cache per avere più memoria, con il risultato di impazzire in un loop infinito di alleggerimenti e appesantimenti ed ottenere nel migliore dei casi un palliativo momentaneo. Non serve a niente, lasciate perdere. La soluzione non sta nella gestione dei task, ma nella mentalità.


Ecco la grande verità: ogni hardware ha dei limiti. Si può cercare di superarli certo, si può provare a spremere tutto il possibile dallo strumento in nostro possesso, si può fare "tuning", "fine tuning", "overclocking"...ma solo se avete voglia di fare fatica, dedicarci tempo e impegno.
Se invece non ne avete alcuna voglia o competenza e tutto ciò che desiderate è un'esperienza utente rilassata e facile, lasciate perdere. Accettate il limite e conviveteci pacificamente.
Disinstallate le app che non vi servono, rinunciate al non essenziale, diminuite le vostre richieste. 
Siate minimalisti nell'installare quanto nello scegliere. 

Chiedete ai vostri dispositivi di svolgere i task per cui sono stati progettati, e scoprirete che il task manager è una roba inutile, che complica solo la vita.



Image: 'Black Legionnaires'

4 commenti:

  1. uhm... se hai un'auto piccola quando vai in ferie cambi l'auto per non riempire quella che hai? o ti adatti e la stipi con tutto quello che ti serve?

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  2. Andare in ferie succede una volta ogni tanto (purtroppo!)
    Allo stesso modo spingere il proprio telefono, o qualsiasi altro device, oltre i propri limiti in modo mirato e poi riportarlo alla normalità è una cosa differente da quella di cui parlo. Vuol dire stipare la macchina e poi svuotarla una volta a destinazione.

    Se però ho 5 figli e una macchina a 2 posti, comprare un'hardware nuovo sarebbe una bella idea. Idem per un cellulare di 2 anni fa e 500 app installate.

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  3. Beh, spezziamo una lancia a favore di iOS che è stato progettato proprio su questa filosofia. Niente taskmanager così che gli utenti non debbano pensarci ma si arrangia e non rompe!

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  4. Ecco si: credo che questo sia l'aspetto che più apprezzo in assoluto della filosofia Apple.

    Ma ritengo anche che sia la filosofia del produttore quanto dell'utente a definire il carattere di un device, dunque spetta anche e soprattutto a noi end-users l'ultima parola su quel che fa e non fa il prodotto.

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