Minimalismo è essenzialità e semplicità, ma può anche essere stile ed eleganza. Lo dimostra l'ampia diffusione, aumentata soprattutto nell'ultimo periodo, di correnti minimal in campi artistici. Tra questi, il design è di certo uno dei settori in cui i risultati della riduzione all'essenziale dell'oggetto, pur senza perderne la funzionalità e la bellezza, offre risultati visibili più facilmente apprezzabili anche per i non esperti del settore: per questo motivo oggi presento un esempio di minimalismo applicato alla tecnologia proveniente proprio dal mondo del design.
Si tratta di un un nuovo stile per i telefoni Android proposto dal giovane designer Andrew Kim, che lo ha pubblicato nel suo blog "design fabulous".
Vi invito a dare uno sguardo al suo progetto, davvero molto piacevole e accattivante; io l'ho fatto, e in particolare mi ha fatto riflettere l'osservazione iniziale sull'importanza dell'armonia tra hardware/software.
Una delle problematiche estetiche relative all'attuale design degli smart-phone che Andrew mette in luce è infatti la mancanza di armonia tra il corpo del cellulare e l'interfaccia in esso contenuta. Questa non è un'affermazione che possa estendersi a prescindere tutti i telefoni di nuova generazione in commercio, certo, ma a mio parere sono davvero pochi quelli che tra essi possono definirsi esteticamente belli. Android è un sistema che permette la personalizzazione dell'interfaccia con cui il sistema operativo si presenta all'utente, dunque perchè non sfruttarne le potenzialità e costruire un insieme armonioso, in cui software e hardware si fondono in un unico?
Questa è l'idea di Kim per un'interfaccia minimalista adatta allo scopo. Molto più modestamente, anche in questo blog, qualche tempo fa, è stato proposto un metodo per personalizzare secondo il nostro gusto l'interfaccia Android: Icone personalizzate per il nostro Android con Desktop Visualizer.
Una delle prime cose che influenza l'esperienza degli utenti è di certo l'interfaccia, dunque non è difficile intuirne l'importanza nel decretare il successo o il fallimento di un prodotto. HTC ad esempio ha investito sulla realizzazione dell'interfaccia "Sense", che pur con i suoi pro e contro, esteticamente parlando rappresenta un passo in avanti considerevole nel semplificare e migliorare l'interazione con il sistema. Il progetto di Kim dunque (che per inciso è stato sviluppato proprio per un telefono di questa marca chiamato "HTC 1") inserisce una corrente minimalista in uno degli aspetti chiave per il gradimento del pubblico, riducendo al minimo sia l'hardware che gli elementi dell'interfaccia.
La leggerezza e la bellezza risultanti confermano ancora una volta la potenza del paradigma minimalista per l'estetica e l'usabilità.
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