Il contenuto è astratto e quindi riesce a piacere a tutti; non è violento. Non turba nessuno. Ed è molto semplice. [...]Tre frasi, tre concetti che saltano subito all'occhio, a mio avviso ottimi da tenere a mente sia per gli sviluppatori che per i fruitori.
Il concetto del Tetris è universale. È vecchio, ma il cervello umano non cambia. Adora lavorare incastrando pezzi e colori, dà una bella sensazione. [...]
I puzzle game non sono cambiati nella sostanza, né lo faranno. Solo, introducono suoni e grafiche migliori, interfacce più sofisticate. Ma di fondo sono sempre gli stessi. Piuttosto, bisognerebbe migliorare la qualità media dei puzzle game: ce ne sono troppi davvero insufficienti, sul mercato.
Innanzitutto, il contenuto semplice. Dietro il tetris c'è la forza dell'idea vincente, certo, ma è anche la semplicità con cui è stata espressa che la fa capire subito, non può essere fraintesa e rimane in mente. Non ci sono scene violente che shockano il pubblico, ma mattoncini ("tetramini" in gergo tecnico) slegati da qualsiasi luogo e tempo, su cui la fantasia è libera di viaggiare. Filosoficamente parlando, quasi dei concetti allo stato puro. E qui ci si collega al secondo punto saliente dell'intervista: l'universalità.
La mancanza di legame con qualcosa di definito rende il tetris un gioco di pura logica, libero da limitazioni. L'assenza è il miglior modo di stimolare l'immaginazione e Tetris offre al giocatore un'attività basilare di combinazione con forme e colori, lasciandolo libero di associarvi qualsiasi idea.
Infine, la qualità. In un mondo popolato di giochi sempre più spettacolari, Tetris, scritto nel 1984, non perde terreno. Non serve ammantare di effetti speciali e nomi illustri prodotti che non hanno in sè nulla di innovativo o davvero risolutivo: Tetris è diventato popolare grazie alla genialità e l'immediatezza, che rendono superflui effetti speciali e regole complesse, allargando infinitamente il target a cui il gioco si rivolge. La lezione che ci trasmette Tetris infatti è proprio questa: a patto che l'idea di base sia solida, la chiave è nella semplicità. Una buona applicazione non ha bisogno di fronzoli eccessivi, che la renderebbero elitaria per i requisiti di sistema richiesti, nè di spiegazioni lunghe e complesse che ne limiterebbero l'utilizzo agli appassionati o agli specialisti.
Tirando le somme ed allargando il campo di riflessione ai differenti prodotti informatici, siano essi giochi oppure applicazioni di altra natura, un'impostazione minimalista sembra essere la chiave per la costruzione di programmi validi e durevoli, nonché facilmente diffondibili.
Il Tetris è un esempio lampante di come una buona idea, espressa con minimalismo e accuratezza, sia il cuore vincente di ogni creazione.
Nessun commento:
Posta un commento