Design minimalista per lasciare spazio ai desideri di chi guarda

Questo articolo di Davide Casali parla di design minimalista, focalizzandosi sul suo impiego in campo tecnologico.
Tutto l'articolo è ricco di spunti, ma in particolare l'accento viene posto sulla capacità del design minimalista di stimolare l'immaginazione in modo passivo. Il concetto è semplice: non c'è nulla più dell'indispensabile, quindi la mente è stimolata a metterci qualcosa di suo. Anche senza deciderlo, inconsciamente. Viene naturale.

La sollecitazione passiva della fantasia è il passo successivo, perché la persona è libera di assegnare un qualunque significato emotivo e immaginario all’oggetto. Diventa quindi più facilmente parte di me e della mia identità. Probabilmente non tanto come un prodotto personalizzato o più vicino ai miei gusti, ma più facilmente 'spostabile' rispetto ad un prodotto già connotato in origine.

Un po' come avere un foglio bianco su cui disegnare quel che vogliamo, invece che cercarne uno con un disegno che si avvicini a quello che avremmo voglia di appendere in casa. Inoltre, visto che qui non si tratta di saper disegnare, ma piuttosto di saper immaginare, le possibilità sono ancora più ampie: la mente può lasciarsi trasportare nella ricerca di quello che più ama, di quello che rappresenta per noi "la perfezione", e proiettarlo sull'oggetto.
Sempre citando dall'articolo:

L’approccio minimalista tende a produrre qualcosa che va a solleticare l’immaginario della perfezione: un oggetto perfettamente liscio su tutta la superficie, senza giunti se non dove voluto, senza differenti colori se non per un motivo.

Dunque il segreto della perfezione sembra tutto qui, semplice e geniale proprio come il minimalismo: lasciar creare all'utente e dare spazio all'immaginazione, piuttosto che imporre. Del resto si sa che i gusti sono diversi per ognuno, dunque non c'è da sorprendersi se il design di prodotti di grande successo (nell'articolo vengono presi come esempi l'iPod e la Wii) è proprio di questo stampo. Sull'oggetto c'è spazio per i desideri e le caratteristiche di chi lo utilizza, per una specie di personalizzazione invisibile ma forte, che rende il prodotto unico e "proprio nostro".
Una delle basi della comunicazione efficace è saper ascoltare: il design minimalista è un esempio pratico di come questo principio si possa tradurre in realtà.

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