"L'abbastanza" e la ricerca della felicità


"I soldi non fanno la felicità".
Ce lo hanno ripetuto più di una volta, ma è proprio vero? Se lo sono chiesto anche i ricercatori della Princeton University, che a tal proposito hanno condotto uno studio ottenendo un risultato piuttosto significativo: avere "abbastanza" soldi rende contenti.

Mentre può sembrare piuttosto ovvio che non avere di che vivere possa rendere la vita difficile e far provare emozioni negative, quel che sorprende maggiormente è che, secondo lo studio, coloro che hanno "di più" non sono in media più contenti di coloro che hanno "abbastanza".
Dai risultati sembra emergere, in altre parole, una soglia (che i ricercatori della Princeton hanno posizionato a 75.000$ all'anno [cioè circa 56.000€]) oltre la quale avere più soldi non incide in modo significativo sulla felicità.
Rappresentazione perfetta del concetto è lo schema in testa al post, creato da Carl Richard.

Per chi volesse approfondire l'argomento, QUI c'è il link all'articolo del Time che ne tratta.
(http://www.time.com/time/business/article/0,8599,2016291,00.html)




Il risultato di questo studio sembra affermare che  ciò che occorre per gioire della propria vita è "l'abbastanza" e non, come ci insegna il modello consumista, il lusso, l'eccesso, il perennemente nuovo. Quello che sembra dare la felicità non è la ricchezza infatti, ma la serenità derivante dall'avere di che condurre una vita dignitosa e far fronte agli imprevisti comuni.
La ricerca della felicità è il motore che ha spinto gli esseri viventi sin dall'origine della vita e non la si può certo racchiudere in un numero, ma la soglia di 57.000$ è comunque un indicatore importante, che merita una riflessione e che fa pensare in modo forte al minimalismo.
Si tratta di un valore medio, dato dai differenti "abbastanza" definiti dai soggetti partecipanti alla ricerca: probabilmente per qualcuno di essi si traduceva in qualcosa di più, per qualcun altro in pochi elementi essenziali. Così come il guadagno annuo, anche il minimalismo ha soglie differenti per ogni suo praticante: a qualcuno bastano poche t-shirt e un laptop, ad altri serve una casa (sebbene non gremita di mobili e cianfrusaglie), una macchina e probabilmente anche qualche cambio d'abito in più. Il valore assoluto della soglia non è forse poi così importante. Ciò che davvero conta invece, è saper individuare la propria divisione tra necessario e superfluo, tra sufficiente, troppo e troppo poco.
Non sarà forse la chiave per la felicità, ma marcare bene nella mente il magico punto di equilibrio tra ciò che ci occorre per vivere bene e ciò che invece ci occupa spazio e a volte ci impedisce di respirare, è un ottimo modo per iniziare a cercarla ed arrivarci il più vicino possibile.

Cade dunque a proposito una delle citazioni Einstein più diffuse nel web circa il minimalismo: "Semplifica ogni cosa il più possibile, ma non di più".

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