Nel web ci sono molte pagine in cui minimalisti da ogni parte del mondo condividono le loro esperienze: questo primo post apre la serie "stili di minimalismo", con cui mi propongo di presentare alcune interpretazioni significative di questa corrente.
Ognuno vive a suo modo le cose in cui crede: in questi post verranno presentate le interpretazioni più simpatiche, estreme, originali, ispiratrici... per confrontare il proprio punto di vista con le varie declinazioni che il minimalismo può assumere.
Il minimalismo come atteggiamento mentale
Questa presentazione, propone una visione molto personale di ciò che una vita minimalista può significare, andando oltre i luoghi comuni forse troppo stereotipati. L'autore afferma che possedere oggetti, guadagnare bene, apprezzare le comodità, non sono necessariamente dei mali, anche per chi vuole vivere da minimalista. E' l'atteggiamento mentale a fare la differenza, l'importanza che attribuiamo agli oggetti ed ai segni esteriori, la nostra dipendenza da essi.Una lettura interessante, che fa riflettere.
Di seguito, la traduzione di un passaggio particolarmente significativo:
I "martiri del minimalismo" seguono la filosofia sbagliata". [...] Io sono probabilmente, tra tutti i miei amici, quello con la vita più ricca. E questa è per me l'ultima lezione sul minimalismo: "per essere un minimalista non devi sbarazzarti di ogni cosa: tutto quel che devi fare è semplicemente ridurne l'importanza". Tenendo a mente questa lezione, puoi guadagnare bene senza sentirti in colpa. Puoi vivere in un ambiente che abbonda di oggetti, se questo è ciò di cui hanno bisogno tua moglie, o la tua famiglia o i tuoi soci. Quel che devi evitare è che gli oggetti influenzino la tua vita.
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